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Viaggio di Istruzione in Campania, 27-31 marzo 2023

Novantadue ragazzi delle classi 4B, 4D, 4E, 4F, 5A e sei insegnanti hanno partecipato al viaggio di istruzione in Campania. Un momento straordinario per il numero di partecipanti, le visite, gli incontri, e i momenti insieme. In compagnia di fantastiche guide locali, che ci hanno accompagnato in ogni spostamento, abbiamo visitato Paestum, Pompei, Salerno e Napoli, nei loro luoghi più significativi. 

Napoli è una città speciale, che abbiamo incontrato nella festa pre-scudetto, attraversandone le vie del centro storico e della zona monumentale, della Sanità e dei Quartieri spagnoli, soffermandoci nelle sue Chiese stupende, scoprendo la storia di San Gennaro o di Giuseppe Moscati, rimanendo affascinati dalle catacombe di San Gennaro e soprattutto incontrando il popolo di questa città, le sue tradizioni, dalle specialità culinarie nei locali tipici e più famosi, alla meraviglia del canto napoletano, tramite l’esibizione in teatro, solo per noi, del cantante e artista Gianni Aversano. E non è mancato il momento di approfondimento sociale e umano, grazie all’incontro con l’architetto Felice Iovinella, responsabile di un innovativo progetto di recupero dei ragazzi detenuti nel carcere minorile di Nisida.

Il racconto della sua esperienza ci ha toccato nel profondo. E da ultimo non si può omettere la partecipazione appassionata e puntuale di tutti i ragazzi che coinvolti in tanta bellezza, hanno dato il meglio di sé e hanno scoperto rapporti nuovi, ritrovandosi uniti e amici.
Di seguito alcune testimonianze raccolte dai ragazzi a fine viaggio.

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Se dovessi scegliere un aggettivo per descrivere la gita appena conclusa, sarebbe sicuramente indimenticabile: sono convinta che i ricordi di queste giornate occuperanno i pensieri e i discorsi di me e i miei compagni per i prossimi mesi, e forse anni!
Anche solo scrivendo queste poche righe o riguardando la galleria del telefono, un sorriso a trentadue denti mi illumina il viso ripensando ai panorami mozzafiato, la ricchezza culturale respirata, la pizza napoletana, le canzoni in pullman abbracciati, le risate e le nuove amicizie con i compagni, le partite a carte... 
Tra tutte le esperienze che mi hanno arricchita vorrei però ricordarne una che mi ha emozionata particolarmente e fatto riflettere profondamente: la visita a Rione sanità. La nostra guida è stata infatti bravissima, a mio parere, a farci andare oltre il giudicare il contesto per noi lontano dal quotidiano, e cogliere la ricchezza del luogo e delle persone che ci circondavano. Il dialogo con una delle guide delle Catacombe di San Gennaro mi ha commossa e riempita di ottimismo con il racconto della propria storia, di come con l'aiuto del parroco lui e altri giovani abbiano potuto crearsi da zero una vita lontana dall'illegalità, investendo sulla propria cultura e diventando un modello a livello internazionale... uno stimolo anche per noi a non farci abbattere dalle difficoltà e a puntare sulla nostra crescita personale!

Alice

Personalmente questo viaggio mi è piaciuto molto, ero già stata sia a Napoli sia a Pompei, ma in entrambi i casi, ho visto alcuni luoghi che non avevo avuto l’opportunità di vedere la prima volta. Sicuramente ciò che mi rimarrà di più di questa gita è la parte sociale che abbiamo approfondito sia con il signor Felice sia con la guida che ci ha portato nel Rione Sanità. Forse mi sarebbe piaciuto vedere un po’ di più riguardo a questo quartiere, vedere una realtà completamente diversa dalla nostra. 
Se devo trovare una nota negativa, mi è dispiaciuto non fare la passeggiata sul lungomare di Napoli, anche se capisco che, essendo tante persone, spostarsi era difficile. Nonostante ciò i luoghi che abbiamo visitato mi sono piaciuti molto, sicuramente una delle parti migliori è stato il giro nei Quartieri Spagnoli, che, secondo me, racchiudono la vera essenza della città. 
Ritengo però che uno dei fattori più rilevanti che ha contribuito a rendere speciale questo viaggio, sia stata la compagnia, sia dei compagni sia dei professori. In particolare la mia classe ha legato molto con la 4B con cui passavamo la maggior parte del tempo e questo mi ha fatto molto piacere.  Il lungo viaggio è sicuramente stato ripagato dai posti e dalle esperienze che abbiamo vissuto

Rebecca

Posso dirmi molto soddisfatta ed entusiasta dell’esperienza che abbiamo avuto l’opportunità di vivere. Nonostante il grande numero di persone coinvolte, siamo riusciti a rimanere sempre al passo col programma e, cosa più importante, non sono accaduti eventi spiacevoli che avrebbero potuto rovinare la gita. Personalmente, ho trovato particolarmente interessante il giro turistico a Rione Sanità assieme alla guida che ha saputo trovare le parole giuste per descrivere le condizioni di povertà (ma non miseria) in cui vivono le persone di quelle zone meno ricche, collegato poi alla visita delle catacombe di San Gennaro organizzata da ragazzi letteralmente “raccolti dalla strada” di quel quartiere, che sono riusciti a costruirsi un futuro stabile partendo da una base molto precaria.
Altrettanto interessante è stata la visita al duomo, che ha lasciato molti di noi a bocca aperta.
Se dovessi evidenziare alcuni punti deboli dell’esperienza, probabilmente direi che è stato un po’ faticoso visitare tanti luoghi e fare tante esperienze in un solo giorno, soprattutto a causa dei tempi che a volte risultavano stretti. Nel complesso, però, sono contentissima di aver avuto l’occasione di vivere questa esperienza meravigliosa anche con le altre classi, in cui ho potuto conoscere tante persone e farmi nuovi amici, e sono sicura che grazie a tutte le persone coinvolte (professori compresi 😊) Napoli rimarrà sempre nel mio cuore.

Sara

Trovo che la gita che abbiamo fatto a Napoli e Salerno sia stata bellissima sotto molteplici punti di vista.
Il primo è stato proprio la scoperta di luoghi mozzafiato come questi, spesso poco apprezzati o denigrati da pregiudizi e stereotipi infelici. Inoltre la bontà del cibo e la calorosità dei Napoletani hanno fatto il resto.
Il secondo punto mirabile della gita è stato indubbiamente la vasta offerta culturale della regione, con tanti siti archeologici e musei stupendi da ammirare e visitare.
Il terzo aspetto è come si è riusciti a mettere in risalto l'aspetto sociale; purtroppo Napoli è una città con alti tassi di povertà, ignoranza e, di conseguenza, criminalità. Ho trovato ammirevole le iniziative sociali come il recupero delle Catacombe di San Gennaro da parte dei giovani abitanti del Rione Sanità (quartiere più popoloso d'Europa con una densità abitativa pari a quella di Tokyo) o il progetto di Felice, architetto che da anni realizza laboratori nel carcere minorile di Nisida. Tutto ciò mostra una dignità incredibile e illustra al meglio valori come la resilienza.
Ultimo, ma non meno importante, c'è il fattore umano, poiché grazie a questo viaggio d'istruzione ho rafforzato numerose amicizie e ne ho fatte pure di nuove, arricchendomi come persona.

Valentino


Il viaggio a Napoli mi ha permesso di trascorrere giornate uniche e ha rappresentato per me una crescita. Oltre alle diverse visite alle città, ho potuto conoscere e instaurare nuovi legami con molti dei miei compagni. Infine l’esperienza a Napoli è stata una finestra che mi ha permesso di affacciarmi a nuove realtà. L’incontro con Felice, responsabile del progetto di recupero dei ragazzi del Carcere minorile di Nisida, in particolare è stato molto stimolante e mi ha permesso di avvicinarmi ad una nuova visione del mondo e delle persone.

Vittoria

La gita in Campania ha portato a molte cose positive. Oltre allo stringere nuove amicizie tra le varie classi ed a visitare posti ricchi di storia, è stato particolarmente emozionante ed interessante vedere le varie differenze "culturali" tra questa regione e la nostra. È stato bello vedere come le persone riescano ad unirsi e a scherzare tra di loro con così tanta facilità, soprattutto a Napoli; cosa non così comune a Genova. Per quanto riguarda l'incontro con Felice, sono rimasta particolarmente colpita dalla sua esperienza, essendo anche fan della serie da lui nominata. Il carcere minorile è di sicuro una realtà a me sconosciuta, ma grazie alle sue parole posso pensare che in qualche modo, io abbia fatto anche un piccolo passo avanti per comprendere l'importanza di tale argomento.

Chiara

Il viaggio di istruzione a Napoli è stata una bellissima esperienza. Ci ha permesso di conoscere un ambiente nel quale le persone trasmettono molta allegria ed energia, e, in contempo, ci siamo interfacciati con realtà toccanti come nell'incontro con Felice circa il Carcere minorile di Nisida. Abbiamo visitato luoghi che ci hanno riportato indietro di secoli, che ci hanno fatto respirare un senso di eternità (Paestum, Pompei, le Catacombe di San Gennaro). Inoltre grazie a questa gita sono riuscita a stringere legami e a sentire un grande sentimento di coesione tra gli studenti di una stessa scuola che ci accompagnerà nel prosieguo del nostro percorso scolastico.

Sara


Questa esperienza a Napoli è stata per me motivo di crescita. Ho avuto la fortuna di entrare in contatto con una realtà ben diversa da quella a cui sono abituata qui a Genova: il calore della gente, l'allegria che i canti tipici della tradizione partenopea trasmettono per le strade e l'amore dei napoletani verso le bellezze della propria città. Questa non è stata una semplice gita scolastica: abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con l'architetto Felice Iovinella, responsabile del progetto di recupero dei giovani del Carcere Minorile di Nisida, che ci ha offerto una testimonianza toccante su quello che è per noi un mondo sconosciuto: ci ha fatto comprendere l'esistenza di una seconda possibilità di vita anche per dei ragazzi che, come da lui sottolineato, non sono "cattivi" anche se hanno compiuto azioni sbagliate, ma che sono comunque giovani con delle fragilità e delle difficoltà che necessitano di essere aiutati.
Oltre a ciò, durante questo viaggio di istruzione sono riuscita ad instaurare nuovi legami di amicizia con ragazzi di classi differenti dalla mia e ho potuto vivere dei momenti di divertimento e di svago anche con i miei compagni.

Giulia

Esperienza molto interessante, un tuffo tra passato e presente nella storia e nella cultura del meridione e dell'italia in generale, tra i principali popoli "dominatori" della zona. Dalla pacata maestosità di Paestum, e alla particolare bellezza di Salerno alla frenetica allegria di Napoli, così contrapposta alla sua controparte sotterranea, fino a quello che è stato e che continuerà ad essere uno dei più importanti siti archeologici del mondo: Pompei, dove un'immensa catastrofe ci ha permesso di osservare nel dettaglio le forme di un'antica città romana.

Alessandro


Napoli è una città splendida, accogliente e presenta molte bellezze architettoniche, ma una caratteristica che risalta è il grande amore per la squadra di calcio. Durante la visita ai quartieri spagnoli, ci siamo imbattuti in un gruppo di adolescenti che hanno invitato tutta la piazza Largo Maradona (compresi noi) a cantare dei cori tipici del Napoli. Dopo aver partecipato ai canti, mi sono reso davvero conto del fatto che il tifo per quella squadra sia un fenomeno sociale molto più importante di quanto possa apparire. Ritengo infatti che le ragioni di questa “devozione” siano intrinseche agli eventi storici e sociali che hanno coinvolto la città. Purtroppo, sono presenti vari problemi che, discutendo coi miei compagni, sono risaltati, come la scarsa manutenzione degli edifici o la malagestione del traffico.
Cosa accomuna tutti gli abitanti di un centro abitato? L’appartenenza alla città, e non c’è modo migliore di rappresentarlo se non con la squadra di calcio. Dunque, è grazie a questo evento che la città ha la possibilità di migliorarsi, come si è visto nei quartieri spagnoli, a Largo Maradona, in cui associazioni di privati si sono impegnate a intervenire Ho chiesto alla guida se lo Stato o gli enti locali avessero contribuito economicamente per la decorazione della piazza e mi è stato risposto di no. In conclusione, il sentirsi tutti parte di un gruppo unico non di stampo “statale” (come potrebbe essere l’appartenenza ad una classe sociale), ha aiutato e aiuta tutt’ora al miglioramento e all’abbellimento della città.

Alessandro